Buongiorno a te,
non posso iniziare questa newsletter senza portare la tua attenzione alle elezioni europee che si sono appena svolte nel weekend scorso e dove, al di là dei risultati, una delle certezze emerse anche in questa occasione è che il voto non è stato garantito proprio a tutti. A dirlo è il Forum Europeo sulla Disabilità che ha pubblicato un decalogo sull’importanza del voto per le persone con disabilità e in cui pur mettendo in evidenza le azioni che la UE mette in campo per migliorare la qualità della vita di chi vive in condizioni di fragilità, denuncia che “ci sono alcuni ostacoli che non consentono di esprimere il proprio suffragio a circa 400mila persone con disabilità”. Infatti, ad oggi sono ancora molti i paesi europei in cui l’accessibilità ai seggi può rivelarsi una faccenda complessa se non impossibile. Nella lista ci sono Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Ungheria.
Su questo aspetto l’Italia è sotto procedura d’infrazione per inadempimento dei regolamenti comunitari, ma in fondo non c’è da stupirsi: basta analizzare nel dettaglio quanto poco il tema della disabilità sia stato rappresentato in quasi tutte le agende politiche dei partiti nazionali prima delle operazioni di voto e chissà quanto questa situazione cambierà in meglio nei giorni a venire.Servizi di trasporto gratuito, utilizzo di tecnologie per la descrizione audio, schede elettorali in Braille e informazioni chiare per i cittadini con disabilità cognitive, sono solo alcune delle soluzioni necessarie che il Forum auspica si realizzino ovunque per il futuro e naturalmente io con loro.
Con la speranza però che siano approvate molto tempo prima delle prossime elezioni.

Questo articolo sarà cancellato il mercoledì 14th Agosto, 2024

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