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Ostaggi del Presente

Quelli che abitualmente definiamo traumi possono essere generati non sempre da un unico evento catastrofico ma da una sequenza di eventi ripetuti nel tempo, ognuno dei quali, singolarmente può essere di lieve entità ma nell’insieme può avere un impatto devastante sull’equilibrio della persona.

Si tratta di quello che viene definito “trauma cumulativo” in cui l’effetto si struttura in modo graduale come una sorta di ragnatela che viene tessuta gradualmente intorno alla persona fino ad intrappolarla.

I microeventi traumatici possono avere lo stesso effetto dannoso degli eventi di grande entità e portare allo sviluppo di disturbi di vario tipo.

L’esempio di cosa significa essere ostaggi di un presente a rischio trauma è l’attuale situazione di pandemia che stiamo vivendo ormai da due anni.

A distanza da 100 anni dalla più grave forma di pandemia nella storia umana, l’influenza spagnola che costò la vita a 50 milioni di persone, siamo stati colti di sorpresa da un virus che nell’arco di pochissimo tempo si è diffuso nella totalità del pianeta, mettendoci di fronte alla nostra impotenza e vulnerabilità e alla perdita di fiducia incondizionata nella scienza.

Un nemico invisibile e al di fuori del nostro potere di controllo ci ha costretti ad adottare misure cautelative estreme: da un giorno all’altro abbracciare i nostri cari ha significato un possibile contagio, così come stringerci la mano ed uscire in gruppo.

Nella speranza di riuscire a contenere il contagio, cinema, teatri, negozi, ecc. hanno dovuto chiudere.

Al nostro lessico si sono aggiunti nuovi vocaboli che i mass media hanno ripetuto incessantemente, “distanziamento sociale”, “divieto di assembramento”, “smartworking”. “didattica a distanza”, ecc.

Alla crisi sanitaria si è aggiunta quella economica che sta contribuendo a mettere a dura prova non solo la salute fisica ma anche quella psicologica. Disturbi come depressione, disturbo post-traumatico da stress e disturbo da uso di sostanze sono in netto aumento.

La paura è l’emozione che si è scatenata all’esplosione della pandemia. Alla paura di ammalarsi o di perdere i propri cari si è aggiunta quella legata al futuro economico incerto  e nebuloso.

E si è scatenata anche la rabbia, la rabbia per le restrizioni imposte o nei confronti di chi non le rispettava, rabbia perché si riteneva fosse stato fatto troppo o troppo poco.

Con il lockdown, la casa da luogo di intimità si è trasformato in un luogo di reclusione, scatenando in diversi casi dinamiche conflittuali. Come animali in cattività e sottoposti ad uno stress enorme, siamo diventati sempre più prede della rabbia, alla ricerca di un nemico da combattere.

Questo sovraccarico emozionale rende la popolazione ad alto rischio di disturbi psicologici, legati, non tanto ad un singolo trauma, quanto ad un susseguirsi di microtraumi, i cui esiti si evidenziano in particolar modo ora, superata la fase di emergenza, poiché “le ferite del guerriero si sentono solo al termine della battaglia”.

In conclusione, se è inevitabile che un periodo di crisi come quello attuale scateni emozioni intense di paura, angoscia, dolore e rabbia, è altresì indispensabile intervenire tempestivamente per evitare che questi disagi si possano trasformare in disturbi strutturati.

Evitare, controllare eccessivamente, ricercare compulsivamente informazioni sono le principali psicotrappole dell’agire nelle quali è facile cadere quando ci si sente ostaggi del presente, indipendentemente dall’essere stati “sequestrati” da un invisibile virus, un evento naturale come un terremoto, un tormento di uno stalker o qualsiasi altra situazione che ci sottoponga a microtraumi.

Dott.ssa Daniela Massaglia, psicologa clinica, naturopata    

info@danielamassaglia.it

LA GRANDE RI-CONNESSIONE Laboratorio di Geometria Sacra
Premessa

 Se dal punto di vista umano ti sei impegnato molto e sai che hai fatto tutto il possibile per il benessere e la qualità della tua vita, ma sei comunque scontento, insicuro e infelice, allora non ti rimane che scendere in  profondità  e ripulire le tue radici più o meno lontane.

In ognuno di noi, esseri umani,  esiste un’anima collettiva vibrazionale. Prima di tutto, esiste un’anima collettiva genealogica familiare, poi un’anima specifica al popolo di origine e il terzo livello, ancora più profondo, è quello dell’anima globale, dell’intera umanità.

Tutti questi livelli dell’anima ci abitano e in qualche modo cancellano il confine tra la nostra anima unica e irripetibile e quello che è l’anima familiare, ancestrale, o del genere umano.

La delimitazione tra questi  livelli  e l’essere umano unico e irripetibile è un confine sottile che nella coscienza globale rimane  impercettibile. E’ tanto sottile questa delimitazione, che non ci rendiamo nemmeno  conto che, per esempio,  la nostra paura verso i rettili, è una  traccia ancestrale del ricordo e del racconto biblico di Adamo ed Eva.

Conteniamo dunque  nel nostro essere, dei pattern animici comportamentali e relazionali, che bloccano  lo scorrere armonico della nostra esistenza. Possiamo scoprire questi pattern e riportarli alla luce, soltanto andando a cercarli nella memoria, ma in quella memoria  a cui corrispondono, cioè, la  memoria implicita.

Cosa è questa memoria implicita? E’ ciò che la mente non sa. La memoria implicita non è dichiarativa o esplicita e quindi non può essere espressa o mediata dalle idee o azioni.

Tuttavia, tutto questo perderebbe di importanza se non ci fosse l’amigdala.

La  memoria implicita viene mediata dall’amigdala e viene processata attraverso stimoli subliminali, sensazioni fisiologiche, affetti e procedure automatiche ed  essa rimane su un livello inconscio.

L’amigdala è la parte del sistema limbico del nostro cervello specializzata nelle questioni emozionali; se essa viene asportata, il risultato è un’evidente incapacità di valutare il significato emozionale degli eventi. L’amigdala funziona come un archivio della memoria emozionale (memoria implicita, non dichiarativa) ed è quindi depositaria del significato stesso degli eventi.

 In un cervello integro il sistema della memoria implicita non dichiarativa, lavora in contemporanea con il sistema della memoria esplicita, dichiarativa, quella dei ricordi coscienti, ma ognuno di questi due sistemi forma i suoi ricordi. Fra questi due sistemi di memoria esiste però una notevole differenza: il sistema della memoria esplicita (ricordi coscienti) è smemorato e impreciso. Invece il sistema della memoria implicita non diminuisce con il passare del tempo.

A tutto questo si aggiunge il fatto che l’amigdala matura molto velocemente nel cervello del bambino e alla nascita è molto più vicino di altre strutture, allo sviluppo completo.

In più, nel 1991, A. Miller affermava che:  quasi ciascuno di noi è stato vittima di forme palesi o occulte di maltrattamento, spesso mascherate con la definizione innocua di educazione. 

In conclusione, la memoria implicita viene gestita dall’inconscio, non diminuisce con il passare del tempo e viene accumulata già precocemente nell’archivio, quindi nell’ amigdala. Detto questo, se  l’individuo non utilizza i metodi adeguati per poter esternalizzare e comprendere, questa memoria, rimane bloccata nel nostro più profondo essere e reagisce attraverso situazioni di vita scomode, che talvolta stravolgono completamente la nostra esistenza . Se non diamo via libera alla spontaneità, alla creatività, durante la vita, si può accumulare uno stress inconscio che potrebbe poi avere delle conseguenze quasi indecifrabili a qualsiasi età.

Per evitare tutto questo, il presente laboratorio propone come soluzione un’Esperienza Creativa. Un’esperienza creativa che utilizza come strumenti, le forme ovvero i simboli sacri come il Mandala e il Fiore della Vita, la potenza dei colori e la sacralità del silenzio. Tutti questi strumenti già potentissimi, ai quali si aggiunge un metodo rivoluzionario: le Spirali Condensate(metodo di lavoro, unico) più l’utilizzo della tecnologia del grande scienziato chiaroveggente Grigori Grabovoi .Questa tecnologia insieme alla Geometria Sacra, e al metodo Spirali Condensate offrono  al laboratorio e al partecipante, un’esperienza di SÉ molto profonda e unica, riportando alla consapevolezza, parti dell’ombra a volte mai immaginate, ma importanti da elaborare per il fluire della vita.

LA GRANDE RI-CONNESSIONE

Voglio spazio per cantare, crescere, errare e saltare il fosso della divina sapienza (poesia Spazio di Alda Merini).

Tutto questo spazio, verrà realizzato attraverso un’Esperienza Creativa, usando  la Geometria Sacra. 

Saranno utilizzati vari  Mandala e  il Fiore della Vita.

J. Piaget affermava: se volete essere creativi, rimanete in parte bambini, con la creatività e la fantasia che contraddistingue i bambini prima che siano deformati dalla società degli adulti.

Per sottolineare l’importanza di un’esperienza creativa, il Filosofo e Psicanalista Erich Fromm elenca cinque caratteristiche fondamentali di un’esperienza creativa:

1. Capacità di meravigliarsi. Il matematico francese Poincaré disse: Il genio scientifico è la capacità di restare sorpresi. Non si tratta di meravigliarsi come fenomeno esteriore, ma di un vissuto profondo, emozionale, spontaneo. Il senso di meraviglia è così importante per noi perché precede la conoscenza. Precede la cultura  (L. Kahn).

2.Capacità di concentrarsi sul presente, su ciò che si vive o si fa in un determinato momento.

3.  Esperienza integrata di sé. Nella relazione creativa il soggetto sperimenta sé stesso creativamente, come generatore dei propri atti.

4. Tolleranza, armonia, integrazione.

5. Ri-nascita disposizione a nascere ogni giorno.

LA GRANDE RI-CONNESSIONE permette la sperimentazione di tutte queste caratteristiche

DESCRIZIONE E PROGRAMMA DEL LABORATORIO

Possiamo definire la Geometria Sacra come una danza cosmica tra l’arte, scienza e spiritualità.

La Grande RI-CONNESSIONE, prevede un viaggio iniziatico dal punto, il Punto Unico, passando per i Mandala e arrivando al Fiore della Vita, utilizzando il metodo Spirali Condensate.

Il Fiore della Vita è un simbolo perfetto dell’armonia e della Geometria Sacra, in realtà è un codice che contiene tutta la saggezza ed è simile al codice genetico del nostro DNA. Viene chiamato anche Linguaggio della Luce o Linguaggio della Pace.

Mandala è una parola che deriva dalla lingua indiana sanscrita che significa cerchio magico, circonferenza, centro.

I Mandala sono disegni circolari composti da forme geometriche disposte su diversi livelli visivi e archetipi combinati con colori che rappresentano tutta la mente onnicomprensiva conscia e inconscia. Le forme di base utilizzate sono: cerchi, triangoli, quadrati e rettangoli.

Il Mandala ha antiche origini culturali ed ha moltissime tipologie. Tali figure nella geometria sacra rappresentano l’universo e la sua origine, e i primi disegni che i bambini di ogni cultura cominciano a fare, hanno forma di spirale circolare. Il Mandala è comunque da sempre presente nella storia di tutte le culture, è presente in natura, nelle costruzioni architettoniche, nei rituali e nelle religioni. Possiamo dire dunque che è una figura rappresentativa del nostro mondo.

In epoca moderna il maggior studioso dei Mandala è stato lo psichiatra Carl Gustav Jung. Esso fu il primo che considerò i Mandala figure architettoniche dell’inconscio collettivo differenziandolo così dall’inconscio individuale. L’inconscio individuale appartiene ad ogni individuo ed è formato dalle esperienze personali vissute da ogni persona, ma racchiuso in esso si trova anche l’inconscio collettivo che invece, non è stato acquisito ed esperito. In questo senso il  secondo livello del laboratorio  con i Mandala, crea l’opportunità di contaminarsi dell’altro, del diverso, ma pur sempre uguale a noi.

Lo sciamano Alce Nero diceva: ogni cosa che fa il potere del mondo è fatta in cerchio.

Ecco, per questo potere del mondo fatto in cerchio, il Laboratorio di Geometria Sacra “La Grande RI-Connessione” si propone come una forma inedita di counseling creativo, utilizzando come strumento l’arte delle forme e dei colori e la sacralità del silenzio, che partendo dall’io personale, si espande, diventa l’IO plurale, multidimensionale, multiculturale e Unitario.

Il laboratorio non ha fini valutativi interpretativi ma ha un fine comunicativo dall’interno verso l’esterno e da una dimensione individuale ad una dimensione collettiva ed Unitaria, creando dei feedback relazionali forti, costruttivi, sani ed equilibrati. Durante i lavori, ma soprattutto nella parte finale, esso svela dei blocchi, nodi e traumi, generando un’esperienza unica, anche analitica e  un’espansione della coscienza.

Il laboratorio è pensato, elaborato e  sviluppato in tre parti: la dimensione dell’io  individuale (livello 1), la dimensione dell’IO collettivo (livello 2) e la dimensione Unitaria, generativa; Co- Creativa (livello 3).

Tutti i tre livelli si svolgono online. Ogni livello ha la durata di due ore serali, per 7 giorni  di seguito. Per la Grande Riconnessione è necessaria la continuità dei 21 giorni. Tuttavia, vista l’esperienza personale e visto il lavoro profondo e laborioso da fare sull’essere, si raccomanda di  partire col primo livello (sette giorni), con una certa pausa, seguita poi dal secondo livello. Per poter essere pronti  per il terzo livello, è necessaria la continuità dei 21 giorni di laboratorio (i tre livelli compatti).Tutto questo perché LA GRANDE RI-CONNESSIONE  E’ UNA INIZIAZIONE.

DAL 28 FEBBRAIO AL 06 MARZO, E’ ATTIVO E DISPONIBILE IL PRIMO LIVELLO DELLA GRANDE RICONNESSIONE con la possibilità per i più tenaci e determinati, di avere una continuità fino al  20 marzo per integrare tutti i tre livelli.

Requisiti: non sono necessarie abilità artistiche. Il laboratorio è rivolto a chiunque, da chi ne ha proprio bisogno a chi si sente attratto dalla Geometria Sacra, fino a chi semplicemente desidera sperimentare e fare crescere la creativita e l’espansione  della propria  coscienza.

Strumenti di lavoro:  sono necessari 14 Fiore della Vita e almeno 30 Mandala scelti e scaricati a piacimento dal internet ( fogli formato A4); pennarelli a punta media (non troppo grossi né troppo sottili), più variegata è la gamma dei colori, meglio è perché permette l’espressione delle emozioni in una maniera specifica ed adeguata; un piccolissimo block notes per prendere nota durante il lavoro delle emozioni, ricordi etc., che ci pervadono; uno spazio silenzioso senza altre presenze durante le due ore di lavoro e  un telefono/tablet o pc con connessione internet.

Per i gruppi, l’investimento è di 88 euro per ogni singolo livello. Per i laboratori individuali con l’analisi e approfondimenti, il contributo di 88 euro raddoppia.

Iscrizioni ed approfondimenti : solo whatsapp al numero:00 39 3891943237

Coordinatore progetto:

Assistente Sociale e Operatore Olistico, Dott Ssa Nicoleta Tudor

www.movimentosalute.it

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